La Sarnese 1926 non fallisce il primo match point ed in virtù dello 0-0 maturato al Renzulli contro la Virtus Avellino Santo Stefano raggiunge la tanto agognata serie D. Una cavalcata emozionate culminata nel migliore dei modi: è festa grande al Felice Squitieri di Sarno che ha atteso i suoi beniamini di ritorno dalla trasferta in quel di Serino purtroppo vietata ai sostenitori granata, unica nota stonata di tutta la giornata. E’ stata una partita dura, maschia: un pareggio ad occhiali che accontenta tutti ed apre le danze ai festeggiamenti della compagine del patron Pappacena, che saluta la categoria da dominatrice indiscussa del girone B e vola in serie D. Un double di importanza storica: la Sarnese 1926 ha scritto una pagina indelebile nel meraviglioso libro dello sport locale e campano, conquistando Campionato e Coppa Italia nella stessa annata. Pappacena, ancora una volta, si conferma uomo di calcio e di parola: osannato dai suoi tifosi e da tutta la piazza, ha promesso continuità a questa bella favola che è solo al preambolo. Contro Calpazio e Apice la gran passerella finale e chiudere nel migliore dei modi una stagione straordinaria.
Cronaca – Il tecnico Farina effettua un solo cambio rispetto all’undici vittorioso contro la Scafatese: c’è Caruso sull’out di destra con Losasso relegato in panchina. Partita che, complice anche il gran caldo percepito al Renzulli, fatica a decollare. Dopo una lunga fase di studio i padroni di casa provano ad impensierire la capolista. Rompe il ghiaccio Modano che al 12’ prova a pescare il jolly dalla lunghissima distanza: Maiellaro recupera la posizione e blocca. Quattro giri di lancette più tardi ed è Cozzolino ad impensierire la compagine di mister Farina con un tentativo di rovesciata, debole. I ragazzi di mister Filarmonico, a cui la vittoria manca da ben dieci turni, provano ad alzare il pressing e per due volte sfiorano il bersaglio grosso: protagonista ancora Modano, che prima prova la staffilata dal limite dell’area spedendo sul fondo, poi, centoventi secondi più tardi, si presenta a tu per tu con Maiellaro ma apre troppo il piatto destro che lambisce il palo e termina sul fondo. Sarnese molto contratta: l’altissima posta in palio influisce sull’intensità e sulla qualità delle giocate dei granata, spesso imprecisi. Al 30’ prova a scuotere i suoi Yeboah, che da posizione defilata tenta la conclusione che non impensierisce Parisi. Un minuto più tardi è bomber Evacuo a mettersi in proprio: l’eroe del Partenio controlla un lancio lungo e di rovesciata indirizza verso la porta dei padroni di casa, attento, ancora, Parisi. La compagine del patron Pappacena si sveglia, preme sull’acceleratore e viaggia a ritmo di un’occasione al minuto: Pellecchia, dal limite, chiama agli straordinari Parisi che devia in corner. Ancora l’esterno offensivo, sessanta secondi più tardi, dall’altezza del dischetto riceve un assist al bacio di Cozzolino ma cestina masticando la conclusione. Gli ospiti sono ancora pericolosi al 35’, quando Salerno riceve une sponda di petto di Evacuo e da fuori area lascia partire un destro al volo che termina alto sulla traversa. E’ l’ultima occasione del primo tempo che si conclude con il parziale inchiodato sullo 0-0. La ripresa si apre con un volto nuovo: c’è Logrieco in campo al posto di Salerno. Sarnese che alza il baricentro, Virtus Avellino tutta arroccata dietro la linea della palla, acquattata in attesa di ripartire con rapide transizioni offensive. L’impressione è che il match non possa schiodarsi dal pareggio ad occhiali: lo zero a zero darebbe la certezza aritmetica agli ospiti e sarebbe oro colato per i padroni di casa, risucchiati nelle zone calde della classifica. Ci provano Yeboah, Corticchia e Logrieco ma nessuno dei tre è realmente pericoloso. Anche Farina prova a sbrogliare la matassa, cambiando volto e fisionomia alla squadra inserendo forze fresche. La partita, però, scorre lenta ed inesorabile verso gli ultimi – interminabili – minuti, ma nessuna emozione degna di nota è da segnalare. Al termine del recupero concesso dalla signora D’Ambrosi della sezione di Nocera Inferiore può finalmente cominciare la festa granata. Sarnese che ritorna in serie D dopo 5 anni di assenza: ultima presenza nel 2018-19, quando sotto la presidenza Diodati (che aveva preso le redini da Origo) venne sconfitta ai playout contro il Nola (1-3). Allora furono lacrime di dolore, oggi sono lacrime di gioia, insieme ad abbracci, applausi e cori di giubilo: un turbinio di emozioni forti ha travolto i protagonisti di questa cavalcata trionfale. Da Avellino ad Avellino, l’Irpinia come terra di conquista e di grandi imprese: gli uomini di mister Farina salutano il campionato di Eccellenza e volano meritatamente in serie D.
Tabellino
Virtus Avellino Santo Stefano - Sarnese: 0-0
Virtus Avellino: Parisi, Lippiello, Lahfidi, Vassiliadis, Nicodemo, Bravaccini, Ripoli, De Maio, Cozzolino, Modano, Prevete. A disp: La Sala, Bruno, De Stefano, Spina, Coppola, Capaldo, Di Maso, Russo, De Dominicis. All. Roberto Filarmonico.
Sarnese 1926: Maiellaro, Caruso, Vitolo, Cassandro, Dentice, Cozzolino, Salerno (46’ Logrieco), De Sio (56’ Corticchia), Yeboah, Pellecchia, Evacuo.
A disp. Somma, Cassata, Lopetrone, Padin, Sbordone, Siano, Losasso. All. Farina
Arbitro: Rosanna D’Ambrosi della sezione di Nocera Inferiore
Ammoniti: Prevete, Parisi, Lahfidi (V); Cassandro, Corticchia (S) Note: Corner 1-4; recupero 1’-3’.
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