Al Viscardi di Lavorate si respirava aria di festa ancor prima che il pallone della sfida contro l’Aquilotti Irno iniziasse a rotolare. Bastava un solo punto alla capolista Lavorate Calcio per centrare l’aritmetica promozione e tutti, anche i supporters più scaramantici, confidavano nella forza di una squadra che quest’anno è stata semplicemente perfetta. Dopo oltre novanta minuti è giunta, di fatti, l’ennesima vittoria netta e convincente: la sedicesima su ventitré partite giocate, uno spaccato preciso di quel che è stata la stagione dei neroverdi, capaci di dominare il girone G e di archiviare la pratica campionato con due giornate di anticipo. Un’egemonia nata sin dalle prime luci del torneo e a cui nessuno è riuscito a porre fine: un successo dopo l’altro, inanellati con qualità e determinazione, frutto del sudore negli allenamenti, delle sedute atletiche e tattiche, ma anche dei sacrifici e della dedizione. E’ arrivata, quindi, la tanto agognata promozione in Prima Categoria: la compagine del presidente Domenico Crescenzo l’aveva già sfiorata nel 2018, con mister Manna in panchina: la finale playoff persa immeritatamente contro l’Atletico Sorrento (1-0), ancora lascia l’amaro in bocca per l’epilogo avuto. Adesso, però, il sodalizio di Lavorate può finalmente gioire e lasciarsi alle spalle ciò che ormai è solo un ricordo che fa male. Il merito di questa favolosa stagione è da dividere equamente tra i membri della società, della dirigenza, del gruppo squadra e dello staff tecnico: un’orchestra che ha saputo suonare il proprio strumento consentendo allo spettacolo di proseguire senza intoppi. Menzione d’onore per il duumvirato Dolgetta – Mancuso: i due tecnici sono stati i timonieri di questa carovana, abili nel non smarrire la bussola nei momenti bui, quando è più facile mollare la presa che trovare soluzioni. E’ su queste basi che si edificano le vittorie più belle. La partita di oggi ha rimarcato la supremazia della prima della classe: un 3-0 che non lascia spazio a commenti né repliche, con le reti siglate da Marchesano, Martino (sempre più capocannoniere) ed Aufiero. Ma c’è stata gloria davvero per tutti: in campo ogni effettivo ha dato il massimo, lanciando il cuore oltre l’ostacolo per chiudere al meglio questa annata. Un plauso anche ai subentrati, quelli che hanno giocato poco ma che quando chiamati in causa hanno dato filo da torcere: fotografia di un gruppo unito, coeso, plasmato da una società giovane, competente ed ambiziosa. E quello del Lavorate calcio è più di un semplice gruppo, è una vera e propria famiglia capace di aiutarsi gli uni con gli altri. Al triplice fischio finale l’emozionante chiusa: i ragazzi si abbracciano, rotolano per il prato, urlano festosi e gioiscono con le loro famiglie. I gradoni del Viscardi gremito fino all’orlo grondano di fumogeni, mani che applaudono, cuori che battono, cantano e saltano all’unisono: il giusto tributo ad una cavalcata trionfale, il capitolo finale di un meraviglioso romanzo calcistico. Il Lavorate calcio saluta e vola in Prima Categoria: missione compiuta!
Credits foto: Raffaele Izzo, responsabile comunicazione Asd Lavorate Calcio
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