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Sarnese, tabù derby: il Savoia si impone 1-0, decisivo Maniero dal dischetto

La Sarnese 1926 non riesce a sfatare il tabù derby e incassa la seconda sconfitta consecutiva in trasferta. Sul neutro di Cardito, il Savoia del neotecnico Fabiano porta a casa una vittoria pesantissima, imponendosi per 1-0 grazie a un calcio di rigore trasformato da Maniero. Decisivo l’errore di Altobelli, autore di un’ingenuità costata cara ai granata in una partita spigolosa e combattuta, valida per la 16ª giornata del campionato di Serie D Girone G. Il bilancio della Sarnese nei derby d’andata in campionato si chiude in modo deludente: un solo pareggio (0-0 contro la Puteolana) e ben tre sconfitte, tutte con il medesimo risultato di 1-0.


L’avvio della sfida si consuma sul filo dell’equilibrio. Il Savoia si presenta con grande aggressività, pressando alto sui portatori di palla, mentre la Sarnese sceglie un approccio più attendista, cercando di colpire in ripartenza. I granata, però, faticano a costruire gioco, complici un centrocampo poco dinamico e la reattività della squadra di Fabiano sulle seconde palle. Le occasioni faticano ad arrivare, con i padroni di casa più propositivi ma mai realmente pericolosi. Il primo tempo scorre senza sussulti particolari e si chiude sullo 0-0, lasciando la sensazione che un episodio potrebbe decidere la sfida.

Nel secondo tempo, la Sarnese entra in campo con un piglio diverso. L’occasione più ghiotta capita sui piedi di De Nova, che, servito al centro dell’area, si ritrova a tu per tu con D’Agostino – ex di turno – ma calcia incredibilmente fuori. Poco dopo, i granata sciupano anche un contropiede in superiorità numerica (3 contro 2), sbagliando l’ultimo passaggio e vanificando un’opportunità d’oro per passare in vantaggio. Al contrario, il Savoia non perdona e sfrutta al massimo l’episodio decisivo della gara. A metà ripresa, Altobelli, nell’intento di proteggere palla in area per guadagnare una rimessa dal fondo, si fa sorprendere dall'attaccante avversario e, cadendo, tocca volontariamente il pallone con le mani. Per il direttore di gara – protagonista di una direzione discutibile – non ci sono dubbi: si tratta di calcio di rigore. Dal dischetto, Maniero porta avanti i suoi, con Bonucci che tocca ma non riesce a deviare. 1-0 per il Savoia e gara in salita per i granata. Subìto il gol, ci si aspetta una reazione della Sarnese, ma i granata non riescono a scuotersi. Anche l’espulsione di Guifo Bogne, che lascia il Savoia in dieci uomini a mezz’ora dalla fine, non sortisce l’effetto sperato. In superiorità numerica, la squadra di Cavallaro prova ad alzare il baricentro, ma il dominio territoriale resta sterile. Pochissimi i tiri nello specchio della porta, nessuna occasione realmente pericolosa. Nemmeno i calci piazzati, da sempre uno dei punti di forza della compagine del patron Aniello Pappacena, riescono a cambiare l’inerzia della sfida. I subentranti, chiamati a dare maggiore qualità in avanti, non lasciano il segno e il Savoia – ben messo in campo e compatto – si difende senza correre rischi fino al triplice fischio.

Per la Sarnese, questa sconfitta rappresenta un altro campanello d’allarme. Come già accaduto nella trasferta di Pagani, i granata hanno pagato a caro prezzo una disattenzione difensiva, confermando la tesi ripetuta dagli esperti che nelle sfide così equilibrate sono i dettagli a fare la differenza. Il calendario offre l’opportunità di rialzare la testa con due partite casalinghe consecutive, che saranno fondamentali per chiudere ed aprire l’anno con un segnale lanciato all'intero girone. Mister Cavallaro dovrà lavorare su diversi aspetti: dalla gestione mentale degli episodi chiave, alla capacità di rendere più fluida e incisiva la manovra offensiva contro squadre molto arroccate. Per il Savoia, invece, questa vittoria rappresenta una boccata d’ossigeno e un’iniezione di fiducia per il prosieguo del campionato. La cura Fabiano sembra aver già portato compattezza e determinazione a una squadra che ha saputo sfruttare al meglio i propri momenti, facendo del cinismo la propria arma vincente. La vetta è lontana solo sei punti: la Sarnese è lì e non vuole mollare la presa. Ma servirà un aiuto anche da parte della società: vedremo il mercato cosa ci riserverà.



Credits foto: account facebook Sarnese 1926

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