Caos Real Aversa: il Principe Emanuele Filiberto prende le distanze e chiarisce con un comunicato
- Giuseppe Pastore
- 2 ott 2023
- Tempo di lettura: 2 min
È d’obbligo da parte mia precisare che le dichiarazioni postate ieri sulla pagina Facebook del Real Aversa non sono le mie né tantomeno di nessuno dei soci della Casa Reale holding. La società Real Aversa nella persona del dott. Lorenzo Ragosta, in qualità di amministratore unico, ha reputato opportuno fare quelle dichiarazioni alla luce dei fatti accaduti ieri. Preciso che al dott. Ragosta è affidata tutta la gestione calcistica e sportiva, supervisionato dall’avv. Raffaele Auriemma, in qualità di portavoce e responsabile tecnico della Casa Reale Holding, mentre la società che rappresento si occupa solo della gestione dell’aspetto economico (sponsorizzazioni e finanziamenti). Il dott. Ragosta ha fatto quello che avrebbe fatto ogni amministratore alla luce di quell’imbarazzante episodio verificatosi ieri, perché le contestazioni rientrano nella normalità ma fare attacchi personali e minacce sono una cosa grave soprattutto visto che è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per placare gli animi. A nome della Casa Reale Holding comunico che siamo pronti a proseguire nel nostro progetto calcistico ad Aversa, impegnandomi personalmente a far riconsiderare la proposta avanzata dell’amministratore dott. Ragosta. Il CDA all’unanimità, compreso il dott. Nazario Matachione, anche lui oggetto delle contestazioni, ha deciso di aumentare gli investimenti destinati all’Aversa, in attesa della riapertura del mercato. Ci auspichiamo che eventi del genere non si verifichino più e che la città prenda le distanze da persone che in alcun modo la rappresentano.
S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia

Il Principe, quindi, smentisce e prende le distanze dalle parole pubblicate sull'account ufficiale facebook Real Aversa Normanna 1925 nella giornata di ieri:
"Quanto accaduto oggi allo stadio Papa durante la sfida Aversa-Puteolana è qualcosa di inaudito, soprattutto alla luce dei sacrifici sostenuti l’anno scorso e che continuiamo a sostenere per mantenere il calcio ad Aversa. Dopo l’incontro di due ore avuto la settimana scorsa con una delegazione della tifoseria e con gli ultras, reputiamo strumentale e del tutto fuori luogo ricevere attacchi e contestazioni. Avevamo chiarito in quella sede che stavamo rivedendo tutto e che dal 10 ottobre saremmo ripartiti, anche in previsione dell’apertura del mercato di dicembre. Contestare andando nel personale, con frasi volgari ed ingiuriose, è inaccettabile e vergognoso. A seguito di tale evento, oggi termina il nostro progetto calcistico ad Aversa, non avendo alcuna intenzione di avere a che fare con quei 10 pseudo ultras che oggi hanno dato sfogo a tutta la loro frustrazione, senza tener conto di non essere neanche in grado di formulare in italiano una frase di senso compiuto. La società ha deciso pertanto di consegnare il titolo di Eccellenza al sindaco che si impegnerà a trovare qualcuno che sia interessato a gestire la squadra, rilevandola gratuitamente. Nel frattempo garantiremo la gestione ordinaria fino al 30 novembre. Decorsa tale data, nel caso non si fosse palesato nessuno, ritireremo la squadra dal campionato. Volevamo fare un calcio importante ma a questo punto aderiamo all’invito della tifoseria di andare via. Ci stavamo sacrificando per 15 paganti e zero abbonamenti, trattamento che non era riservato solo a noi ma a tutti i precedenti presidenti. Ora comprendiamo il perchè il l’ex presidente Pellegrino aveva provveduto a cambiare il nome da Aversa a Savoia, dove li ci sono i veri tifosi ed è una piazza che merita il calcio che conta. Con l’occasione vi comunichiamo che fino al 30 novembre giocheremo a porte chiuse".
La Società
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