La Sarnese vince e vola in vetta: un successo dedicato a Giuseppe
- Giuseppe Pastore
- 20 set
- Tempo di lettura: 4 min
È davvero complicato parlare di sport in un pomeriggio simile. Il sabato calcistico della città di Sarno si è aperto con un momento di straordinaria intensità emotiva: gli ultras della Sarnese hanno reso omaggio a Giuseppe Marchese, giovane vita spezzata troppo presto a soli 19 anni. Giuseppe amava il calcio e siamo certi che, dall’alto, abbia sorriso nel vedere la sua passione trasformarsi nel filo conduttore di un tributo tanto toccante. L’abbraccio della curva, la presenza commossa dei genitori – ai quali va il nostro pensiero più affettuoso – dei familiari e degli amici di calcio e di vita compongono un quadro struggente, arricchito dal coinvolgimento rispettoso anche della tifoseria ospite. La delicatezza di un minuto di silenzio interrotto soltanto dal battito collettivo dei cuori consegna immagini che feriscono e, nello stesso tempo, elevano. Proprio come i palloncini bianchi che si alzano dal settore granata verso il cielo, così lo spirito di Giuseppe sembra librarsi oltre lo stadio, più in alto di ogni cosa. L’applauso scrosciante si spegne soltanto al fischio iniziale del signor Leone di Avezzano, che dà il via a una partita subito complicata per la Sarnese.
Gli uomini di Grimaldi devono fare i conti con un reparto offensivo decimato dalle assenze di Rajkovic e Volpe, mentre il nuovo acquisto Rossetti parte dalla panchina. Ancora fuori Gladestony, fermato da noie fisiche. L’avvio è bloccato, le due squadre si studiano e si rispettano, solo Laringe prova con le sue serpentine a scuotere la monotonia. La prima vera occasione cambia la storia del match: percussione di Da Silva sulla destra, tiro-cross che attraversa l’area e trova lo stesso Laringe pronto ad appoggiare per il suo capitano Lattanzio, bravo di mancino a piegare le mani di Petrone sul primo palo. Il Barletta passa in vantaggio e la Sarnese, per la prima volta in stagione, è costretta a rincorrere. La manovra granata non è fluida, gli ospiti chiudono con intelligenza le linee di passaggio e la difesa di casa è spesso costretta al lancio lungo, che è facile preda dei pugliesi. Al 32’ Da Silva divora il 2-0 calciando clamorosamente alto a portiere battuto: un errore che rappresenta lo snodo cruciale del match. La Sarnese tira un sospiro di sollievo e reagisce con cinismo: al 39’ Addessi anticipa tutti in area e batte Fernandes firmando l’1-1: secondo goal consecutivo per l’ex Nocerina. Al 45’ arriva addirittura il sorpasso: Santarpia insiste sulla destra, crossa perfettamente per Ferrara che si avventa come un falco e con una girata precisa manda la palla a baciare il palo prima di infilarsi in rete. È il gol che fa esplodere il Felice Squitieri.
La ripresa scorre su ritmi più bassi, il caldo toglie lucidità e idee. Il Barletta rientra dagli spogliatoi confuso e privo di mordente, la Sarnese fatica a impostare ma tiene con ordine. Al 57’ Silvestro si presenta solo davanti al portiere, viene messo giù nel momento di calciare ma l’arbitro lascia correre tra le proteste furiose del pubblico. Gli ospiti si affidano a lanci lunghi e seconde palle: Da Silva resta il faro offensivo, al 60’ la sua incornata in tuffo fa trattenere il fiato allo stadio ma la sfera si perde sul fondo. Con la sua uscita i pugliesi si spengono, resta solo il lampo di Sasanelli che con un siluro dal limite centra la traversa e gela lo stadio per un istante. Lo stesso Sasanelli, però, rovina tutto poco dopo, con un intervento durissimo su Silvestro che gli costa il rosso diretto e lascia i suoi in dieci.
Il finale è una bolgia: il Felice Squitieri accompagna la squadra fino al triplice fischio dopo sette minuti di recupero. La Sarnese conquista tre punti preziosissimi e rivolge lo sguardo al cielo, dedicando la vittoria a Giuseppe, il ragazzo che ha trasformato la sua passione per il calcio in un’eredità emotiva e visiva che resterà per sempre in tutti coloro che lo hanno conosciuto e che ne hanno apprezzato il valore. “Vola più in alto che puoi”, sembra dire l’intero stadio mentre la classifica sorride: granata a quota 7 punti in vetta al girone H insieme alla Fidelis Andria, in attesa delle gare della domenica. Il cammino continua con il match infrasettimanale contro il Manfredonia e con il ritorno al Felice Squitieri per la sfida al Martina Franca, avversaria che evoca ricordi poco felici, ma che oggi appaiono meno dolorosi davanti a un pensiero più grande: la memoria di Giuseppe, che rimane viva tra gli spalti, nei cori e nel cuore di chi ama questo sport. Buon viaggio. Sarnese 1926: Petrone, Solaro, Virgilio (90’ Velasquez), Silvestro, Lia (55’ Carotenuto), Bottalico, Santarpia, Ferrara (57’ Rossetti, 68’ Mamona), Mazzei, Addessi, Codraro (73’ Malvestuto). A disp. Pizzella, Savor, Puca, Amato. All. Grimaldi
Barletta 1922: Fernandes, Manetta, Laringe, Cancelli, Fantacci (62’ Dicuonzo), Lattanzio (68’ La Monica), Da Silva (64’ Sasanelli), Di Jeva, Piarulli, Coccia (8' Telera), Di Cillo. A disp. Figliola, Venanzio, Belladonna, Dibenedetto, Misefari. All. Pizzulli.
Arbitro: Sign. Leone di Avezzano.
Marcatori: 20' Lattanzio (B), 39' Addessi (S), 45' Ferrara (S)
Ammoniti: Silvestro, Virgilio, Santarpia, Petrone (S)
Espulsi: Sasanelli (B)
Note: 1300 spettatori circa. Recupero 4’pt. 7’st; Corner 3-1.








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