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Pillole di serie A: seconda giornata

💊 Che colpi Colpani, Empoli al secondo ko. Dopo la sconfitta con l’Inter nella prima giornata, il Monza trova la vittoria nel segno di Andrea Colpani. Il trequartista classe 1999 realizza una doppietta (la prima in serie A) di pregevole fattura che ne esalta tutte le qualità (balistiche, fisiche e di inserimento). Ancora 0 nella casella punti per l’Empoli dopo le sconfitte contro Verona e Monza: Zanetti deve correre ai ripari ma il calendario nelle prossime tre propone Juventus, Roma e Inter. Un Everest da scalare a mani nude.


💊 Di Francesco: che smacco a Gasperini! La Dea cade allo Stirpe. È arrivata la prima vittoria stagionale del Frosinone: 2-1 contro l’Atalanta di Gasperini. Apre Harroui, ancora in rete dopo il rigore siglato contro il Napoli, il raddoppio porta la firma del giovane difensore centrale Monterisi, alla prima presenza nel massimo campionato. Per la Dea segna Duvan Zapata, il centravanti con le valigie in mano, visto che su di lui ci sono gli occhi di tante squadre di Serie A (occhio al Torino di Juric). Di Francesco ritrova una vittoria in A che mancava da 20 partite: respiro di sollievo. Per Gasperini è un campanello d’allarme: per il tecnico natio di Grugliasco, la sua Dea soffre i ritmi alti. Un paradosso se ripensiamo alla fisicità dei nerazzurri di Bergamo nell’ultimo quinquennio.


💊 La prima di Gila e Retegui: Sarri, abbiamo un problema! Perde ancora la Lazio, che ha cominciato questo campionato come peggio non si potrebbe. L’assenza di Sergej non può essere un alibi, bisogna trovare nuovi sincronismi. Biancocelesti poco sereni: lo si evince sia dalle dichiarazioni del tecnico che da quelle di Luis Alberto nel post partita. Nel match casalingo perso 1-0 contro il Genoa, comunque, si sono visti diversi miglioramenti rispetto alla trasferta di Lecce. Per Sarri, ancora a secco di vittorie, arriveranno ora le sfide contro il suo passato: Napoli e Juve, entrambe in trasferta. Riuscirà il comandante ad invertire la rotta?

Bene il Genoa di Alberto Gilardino, che trova la prima vittoria in serie A da allenatore. Primo goal in campionato anche per Retegui, centravanti della Nazionale italiana (in attesa delle convocazioni del nuovo c.t. Spalletti): l’ex Tigre ha aperto il conto anche nel nostro campionato. Riuscirà a trascinare il Grifone alla salvezza?


💊 Capitan America e l'highlander Giroud. Toro, che succede? È un Milan forza quattro quello che ha battuto il Torino di Juric. Intensità, qualità, attenzione. Bene Giroud, autore di una doppietta dal dischetto, che insieme ad Osimhen e Lautaro si porta a quota tre nella classifica marcatori. A segno anche Captain America Pulisic, che sblocca il match (secondo goal in due partite) su assist dell’altro nuovo arrivato Loftus Cheek. L'altro goal rossonero porta la firma di Theo Hernandez su assist illuminante di Leao: lo scavetto ravvicinato su Milinkovic è tra i goal più belli della giornata. Torino in rete con Schuurs che corregge in rete un tiro sbilenco di Ricci portando i suoi sul momentaneo 1-1. I granata però non hanno praticamente mai impensierito il Milan, soffrendo soprattutto nei duelli fisici e negli 1 vs 1: il principio fondamentale del credo di Juric.


💊 Juve dal doppio volto. Bene il Bologna: che calcio, che grinta! Dottor Jekyll e mister Juve. Davvero non si comprendono le ragioni per cui la Juventus a volte soffra di questi cali d’intensità e commetta errori banali regalando campo e spazio agli avversari. Ne approfitta un Bologna in formato super (Thiago Motta si conferma allenatore dal futuro luminoso) che passa in vantaggio con una bellissima azione culminata con l’assist di Zirkzee a Ferguson, che con una rasoiata trova l’angolo giusto e trafigge Perin. Nella ripresa Juve con più ritmo e grinta: Vlahovic segna due volte, il primo annullato per posizione irregolare di Rabiot, il secondo (convalidato) con un preciso colpo di testa all’angolino su cross di Iling jr. Entra anche Pogba che aumenta il tasso tecnico bianconero ma non basta alla Vecchia Signora per ottenere i 3 punti alla prima allo Stadium.


💊 Osimhen - Di Lorenzo: due sentenze. Kvara-assist, sfortuna Raspadori. Sassuolo: questione di nervosismo? Il Napoli, alla prima al Maradona da campione in carica, liquida la pratica Sassuolo per 2-0. Apre il solito Osimhen, glaciale su rigore, raddoppia capitan Di Lorenzo (inizio strepitoso di stagione con 2 assist e un goal) su un delizioso tocco di Kvarastkhelia. Il georgiano è ritornato dopo l'infortunio che gli ha precluso la trasferta a Frosinone. All’interno della continuità spallettiana, portata avanti da Rudi Garcia, cominciano ad intravedersi delle nuove sfumature tattiche: Di Lorenzo con più licenza di offendere, attaccanti esterni che spesso entrano dentro al campo creando densità e favoriscono le sovrapposizioni dei terzini ed il jolly Raspadori a creare imprevedibilità. A proposito dell’attaccante classe 2000: rigore sbagliato e palo contro la sua ex squadra che si aggiungono al goal annullato per fuorigioco di Cajuste nella prima contro il Frosinone. Un conto decisamente aperto con la dea bendata. Mastica amaro Dionisi, arrabbiatissimo al termine del match. Seconda sconfitta consecutiva (anche se in match probanti come Atalanta e Napoli) e sensazione di nervosismo che aleggia sui neroverdi: già dal precampionato il tecnico ha alzato i toni per questioni di mercato sospese, poi si è aggiunta la vicenda Berardi-Juve ed infine l’espulsione gratuita di Maxime Lopez che ha compromesso un match già difficile ma che il Sassuolo poteva riprendere. Gli emiliani devono al più presto ritrovare serenità e la chiusura del mercato svolgerà un ruolo fondamentale.


💊 Non svegliate il Verona di Baroni. Roma, Lukaku è l’antidoto? Se Atene piange, Sparta non ride. Le romane fanno entrambe fatica. La Roma esce sconfitta dal Bentegodi per 2-1. A nulla è valsa la prima rete con la maglia giallorossa di Aouar: capitolini spenti, senza colpi e con una fase difensiva da horror. Poco anche in attacco se non da palla inattiva: Lukaku può risollevare la compagine di Mourinho? Entrambe le romane, quindi, in difficoltà di risultati e gioco: 1 solo punto per gli uomini di Mourinho contro Salernitana e Verona. Scaligeri che guardano tutti dall’alto verso il basso e volano a punteggio pieno in compagnia di Inter, Milan e Napoli. Veneti in vantaggio con Duda, più lesto di tutti a raggiungere una respinta errata di Rui Patricio, raddoppia poi Ngonge che approfitta di una prateria lasciata dalla difesa romanista, in un festival dell'orrore. Baroni può sorridere: il suo Verona ha cuore e qualità. Sorpresa.


💊 Due ganci viola ma il Lecce non va giù: che rimonta al Franchi! Parte benissimo la Fiorentina, sulla stessa falsariga del match contro il Genoa: all’intervallo gli uomini di Italiano conducono per 2-0 con le reti di Nico Gonzalez (secondo goal in campionato, entrambi di testa) e di Duncan, su assist dell’ex Juve Arthur. La rete di Duncan ha un risvolto storico: è la numero 4000 della Fiorentina in serie A. Nella ripresa però i giallorossi di D’Aversa entrano in campo con un altro piglio: prima accorciano con un gran goal di Rafia, che approfitta di una palla persa da Arthur, e poi pareggiano con Krstovic, il nuovo numero 9 dei salentini, dopo 100 secondi dal suo ingresso in campo. Si tratta del secondo montenegrino a segnare in serie A con il Lecce dopo Mirko Vucinic.


💊 L’Inter fa la voce grossa a Cagliari. Ranieri le prova tutte ma non basta... L’unica squadra a non aver subito reti in queste prime due giornate di campionato è l’Inter di Simone Inzaghi, che si dimostra spietata in attacco e solida in difesa. Le solite certezze Lautaro - Di Marco più un Calhanoglu in grande spolvero, con grandi letture soprattutto in fase difensiva, ed un Dumfries ritrovato (un goal e un assist nelle prime due) lanciano l’Inter in vetta alla classifica. Il toro raggiunge il nigeriano Osimhen ed il francese Giroud in testa alla classifica marcatori a quota 3 marcature. Nerazzurri che si confermano bestia nera del Cagliari: ai rossoblù hanno segnato più goal di chiunque altro in serie A. Ancora 0, invece, i goal siglati dalla compagine di Claudio Ranieri (così come l'Empoli di Zanetti ed il Sassuolo di Dionisi): 0-0 la prima contro il Toro, 2-0 contro l’Inter. Molto meglio i sardi nella ripresa con l’ingresso dell’angolano Zito Luvumbo, che ha messo in difficoltà la collaudata retroguardia nerazzurra.


💊 Riecco Samardzic, Dia torna titolare e gonfia subito la rete. Termina 1-1 all’Arechi. Esordio casalingo per i granata della Salernitana dopo il 2-2 dell’Olimpico contro la Roma. Di fronte, l’Udinese di Sottil: i friulani, privi di Beto (ufficiale il suo passaggio all’Everton), schierano il tedesco Samardzic dopo la querelle di mercato con l’Inter. Il talento classe 2002 trova subito la rete che porta in vantaggio i bianconeri. Il pareggio dei padroni di casa arriva con Dia, su assist del sempiterno Candreva: l’ex Villareal ritrova una maglia da titolare ed incendia l’Arechi con un sinistro che trafigge Silvestri. Un punto a testa.



Credits foto: canale ufficiale Lega Serie A

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