"E' un onore essere qui con voi, si tocca con mano il vostro sentimento, profondo e sincero, nei confronti di questa realtà sportiva" - esordisce il nuovo direttore sportivo della Sarnese1926, Riccardo Bolzan - "Sono stato voluto, scelto e desiderato fortemente dalla società del presidente Pappacena: ciò mi ha portato ad accettare in maniera rapida e senza riserva alcuna. Sin da subito, insieme al mio staff, ci siamo messi all'opera in maniera incessante per costruire una rosa di qualità. Voglio però ringraziare tutti i protagonisti dello scorso anno: sono stati fautori di risultati entusiasmanti, culminati con la vittoria del binomio Coppa e Campionato. Per raggiungere 42 risultati utili su 43 significa che tutte le componenti hanno lavorato in sinergia consentendoci di poter operare da qui in avanti nel migliore dei modi".
Sulla non conferma del gruppo e sugli obiettivi concreti: "Si va verso una rivoluzione d'organico ma ciò non significa che siano stati bocciati i componenti dello scorso anno. Anzi, in molti hanno alle spalle un passato importante nella categoria. Il nostro compito, però, è prendere continue decisioni ed impostare una strategia. Come ho già detto, siamo estremamente riconoscenti a coloro che hanno permesso di essere qui quest'oggi, Abbiamo deciso di ringiovanire l'età media dell'organico e questo cozzava con alcune riconferme. Personalmente credo poco - e lo confermano anche i dati e le statistiche delle società campane - nei mix tra il passato ed il presente nel segno della continuità. Sono infatti poche le eccezioni a riguardo, mi viene in mente l'Ischia dello scorso anno: ma in quel caso si è portato avanti un progetto con continuità anche di guida tecnica e dirigenziale. Nel nostro caso, sta nascendo un gruppo di calciatori multiculturale, con protagonisti provenienti da realtà territoriali diverse: questo perché, in primis, bisogna tener conto di quelli che saranno i nostri competitor. Di fatti, in Campania sono ben 13 le compagini che concorreranno nello stesso campionato, di cui molte delle quali disposte nel raggio di 80-100 km: il requisito della territorialità potrebbe limitarti in questo, ergo abbiamo preferito (tramite una conoscenza capillare nazionale, avendo lavorato in diversi posti) optare su di un progetto di "potenziale resa", cogliendo occasioni anche da lontano, sia in Italia che all'estero. Miriamo, quindi, anche all'effetto sorpresa: lavoriamo per far sì che i calciatori scelgano la Sarnese sia per il progetto che per il contorno sociale. So quanto siete accoglienti verso il nuovo: sarebbe un delitto non sfruttare questa vostra componente sociale".
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